storia della bicicletta

Storia della bicicletta

L’inizio della storia della bicicletta

La storia della bicicletta inizia nell’800, il secolo delle invenzioni. Come abbiamo visto nell’ articolo su  Jules Verne e il suo straordinario giro del mondo, le invenzioni e le innovazioni tecnologiche dell’800 hanno rivoluzionato il mondo dei trasporti e delle comunicazioni. L’invenzione della bicicletta rientra a buon diritto tra queste invenzioni rivoluzionarie poiché è destinata a divenire in breve tempo il primo mezzo di trasporto individuale di massa.

il Velocipede, l'inizio della storia della bicicletta
il Velocipede, l’inizio della storia della bicicletta

L’origine della bicicletta è dovuta a una straordinaria situazione climatica.

Un vulcano all’origine della storia della bicicletta

Vulcano indonesiano
Vulcano indonesiano

Il 1816 passò alla storia come “l’anno senza estate“. L’anno precedente infatti si verificò una violenta eruzione del vulcano Tambora in Indonesia. Le ceneri vulcaniche immesse nell’atmosfera limitarono la penetrazione dei raggi solari determinando, insieme ad altre circostanze concomitanti, una brusca riduzione delle temperature in Occidente.

Il clima straordinariamente gelido di quell’anno causò un’enorme carestia. La situazione precaria andava a sommarsi alle devastazioni delle guerre napoleoniche appena terminate. Mancava foraggio e i cavalli, essenziali per i trasporti in quell’epoca, morivano. Fu così che si pensò a un nuovo mezzo di trasporto senza cavalli: il velocipede.

L’incipit della storia della bicicletta è dunque dettato da una situazione contingente: la carestia dovuta a sconvolgimenti climatici e politici insieme.

L’invenzione del velocipede è l’ennesima dimostrazione della straordinaria capacità dell’essere umano di trarre frutto anche dalle circostanze più disastrose.

Una curiosità: fu proprio il freddo eccezionale dell’estate del 1816 che, costringendo in casa un gruppo di giovani e brillanti intellettuali, diede l’impulso alla creazione di due classici della letteratura mondiale: Frankenstein o il moderno Prometeo di Mary Shelley e Il Vampiro di John Polidori. I due scrittori britannici infatti erano tra gli ospiti di Lord Byron nella villa svizzera Diodati e, dal momento che il freddo e la pioggia incessante li costringeva in casa, per trascorrere il tempo decisero di fare una gara a chi sarebbe riuscito a scrivere il racconto di terrore più bello.

Ma torniamo alla storia della bicicletta.

Una bici senza pedali

Il velocipede fu inventato dal barone tedesco Karl von Drais (1785 –  1851) e prese il suo nome: “draisina“.

la Draisina fa la storia della bicicletta
la Draisina fa la storia della bicicletta

La draisina fu l’antesignano del trasporto personale meccanizzato.

Era di legno e si muoveva spingendo i piedi direttamente per terra.

Fu proprio l’inventore Drais a effettuare il primo “viaggio” in bici il nella città di Mannheim il 12 giugno del 1817 percorrendo circa 14 km in poco più di un’ora.

la moda della draisina
la moda della draisina

La draisina divenne una moda tanto da essere soprannominata “dandy horse” (il cavallo dei giovani alla moda). Tuttavia i solchi delle carrozze rendevano le strade troppo sconnesse per il velocipede. I ciclisti presero quindi a viaggiare sui marciapiedi diventando un pericolo per i pedoni. Così diversi paesi proibirono l’uso del velocipede ponendo un freno alla sua moda per decenni.

L’aggiunta dei pedali: una nuova spinta alla storia della bicicletta

Il velocipede tornerà in voga solo attorno agli anni sessanta dell’800 a Parigi, i cui boulevard pavimentati erano più sicuri per i ciclisti.

Fu in questo periodo che vennero aggiunti i pedali. Inizialmente i pedali erano montati direttamente sul perno della ruota anteriore.

Velocipede con pedali, prosegue la storia della bicicletta
Velocipede con pedali, prosegue la storia della bicicletta

Le ruote erano in legno e rivestite di ferro, quindi questa bici venne soprannominata boneshaker (scuotitore di ossa).

La guerra franco – prussiana del 1870 determinò tuttavia un declino del mercato francese della boneshaker. Ancora una volta la storia della bicicletta si interseca con la storia degli avvenimenti politici.

Il biciclo: una pietra miliare nella storia della bicicletta

Il posizionamento del pedale direttamente sul perno della ruota anteriore comportava che a ogni giro di pedale corrispondesse un giro di ruota. Per aumentare la velocità si decise dunque di ingrandire la ruota anteriore. Maggiore era il diametro della ruota e maggiore era la distanza percorsa con una singola pedalata.

Prese quindi piede il famosissimo biciclo, forse il modello più noto di tutta la storia della bicicletta.

biciclo un emblema della storia della bicicletta
biciclo un emblema della storia della bicicletta

Il biciclo però era poco sicuro priprio a causa della sproporzione tra la ruota davanti e il ruotino posteriore.

Così venne presto studiato un modo alternativo per assicurare la velocità salvaguardando anche la sicurezza: la catena.

La catena: un altro passo avanti nella storia della bicicletta

dal biciclo alla trasmissione a catena
dal biciclo alla trasmissione a catena

Negli anni ottanta dell’800 vide la luce la cd safety bicycle (bicicletta di sicurezza) dotata di due ruote di uguale dimensione e di catena.

La trasmissione a catena fu un decisivo passo avanti nella storia della bicicletta. Accoppiando una grande ruota dentata anteriore collegata ai pedali a una piccola ruota dentata posteriore collegata alla ruota, la trasmissione a catena moltiplica i giri dei pedali consentendo così di diminuire la grandezza della ruota anteriore pur mantenendo la velocità.

La ruota pneumatica: l’ultimo tassello per la nascita della bicicletta

Ma un’altra invenzione era necessaria per migliorare la bicicletta: la ruota pneumatica.

John Dunlop entra nella storia della bicicletta
John Dunlop entra nella storia della bicicletta

In quegli anni in Irlanda un bimbo andava a scuola col suo triciclo.
Per rendere il suo viaggio più sicuro e confortevole suo papà, un medico di nome John Dunlop (1840 – 1921), circondò le ruote del triciclo con della gomma gonfiata ad aria. Notò che lo stratagemma funzionava e decise di applicarlo anche alla bicicletta.

La bicicletta si diffuse in tutto il mondo diventando una vera e propria moda, nonché il primo mezzo di trasporto personale di massa.

Lo scrittore britannico Jerome K. Jerome, a cavallo tra l’800 e il ‘900, dedicherà uno dei suoi divertentissimi romanzi proprio all’uso della bicicletta come abbiamo raccontato nell’articolo Tre uomini a zonzo, umorismo e non solo.

Il video dedicato alla storia della bicicletta

Se vuoi goderti la storia della bicicletta gustandone la narrazione insieme a divertenti filmati ti invito a vedere il video sul canale YouTube di Libriazonzo che trovi qua sotto.

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