Gli Ambasciatori di Hans Holbein il Giovane

Gli Ambasciatori di Hans Holbein il Giovane

Gli Ambasciatori di Hans Holbein è uno dei quadri più enigmatici della storia dell’arte.

Dunque, per risolvere questo enigma, andiamo subito a conoscere qualcosa sulla vita dell’artista e sul contesto storico politico in cui lavorava. Poi ci divertiremo analizzando l’opera.

Breve biografia di Hans Holbein il Giovane

Hans Holbein il Giovane nasce nel 1497 o nel 1498 nella ricca città mercantile tedesca di Augusta, allora parte del Sacro Romano Impero Germanico guidato dagli Asburgo.

I primi anni di attività di Hans Holbein il Giovane

Dopo un apprendistato presso il padre Hans Holbein il Vecchio, nel 1517 il giovane Holbein giunge in Svizzera a Basilea, allora una delle più fiorenti città dell’impero.

A Basilea Holbein viene in contatto con alcuni tra gli umanisti più importanti dell’epoca tra cui Erasmo da Rotterdam per il quale dipinge un importante ritratto.

Ritratto di Erasmo da Rotterdam, Hans Holbein il Giovane
Ritratto di Erasmo da Rotterdam, Hans Holbein il Giovane

I viaggi di Hans Holbein

Europa all'inizio della Riforma Protestante
Europa all’inizio della Riforma Protestante

Ma presto la Riforma Protestante determinò una crisi irreparabile per l’arte nel Nord Europa. Lo storico Ernst H. Gombrich racconta nella sua “Storia dell’arte“:

Molti protestanti erano contrari alle statue e ai quadri nelle chiese poiché li consideravano un segno di idolatria papista. I più rigidi calvinisti giungevano perfino a criticare gli altri lussi, come le vivaci decorazioni delle case.

Così le forti tensioni politico religiose provocate dalla Riforma Protestante portarono il giovane artista a viaggiare tra Francia, Fiandre, forse in Nord Italia e in Inghilterra dove si trasferisce definitivamente nel 1532.

Holbein presso Enrico VIII

Ritratto di Enrico VIII, Hans Holbein
Ritratto di Enrico VIII, Hans Holbein

Nel 1536 Holbein diventa pittore di corte di Enrico VIII, il famoso re d’Inghilterra che ha avuto sei mogli, che fu padre di Elisabetta I e che stava fondando proprio in quegli anni la Chiesa Anglicana.

Hans Holbein muore a Londra nel 1543.

Analisi dell’opera

E ora, con qualche indicazione storica, possiamo partire con l’analisi degli Ambasciatori di Hans Holbein il Giovane.

L’opera, ora esposta alla National Gallery di Londra, è un olio su tavola (206×209 cm) realizzato da Holbein in Inghilterra nel 1533 e ritrae due diplomatici francesi.

Chi sono Ambasciatori ritratti da Holbein?

Sulla sinistra vediamo Jean de Dinteville che all’epoca era ambasciatore francese alla corte di Enrico VIII, mentre a destra è ritratto il suo amico, Georges de Selve, vescovo francese e diplomatico papale che si recò a Londra nell’aprile del 1533.

Proprio in quel periodo il re d’Inghilterra Enrico VIII, dopo aver divorziato dalla prima moglie Caterina d’Aragona, zia dell’imperatore Carlo V, aveva appena sposato Anna Bolena. Il papa Clemente VII de’ Medici, non avendo riconosciuto il divorzio, aveva scomunicato il re. A quel punto il sovrano era quindi sul punto di separarsi dalla Chiesa di Roma e di fondare la Chiesa Anglicana.

I due diplomatici francesi ritratti da Holbein si trovavano dunque nella delicata posizione di dover tener d’occhio Enrico VIII in quel periodo di tumulti religiosi e politici.

L’opera fu commissionata ad Holbein dall’ambasciatore per commemorare la visita dell’amico vescovo ed era destinata ad essere esposta nel proprio castello francese a Polisy. Infatti troviamo proprio questa località indicata chiaramente sul globo posto accanto all’ambasciatore.

Particolare del globo degli Ambasciatori di Hans Holbein il Giovane
Particolare del globo degli Ambasciatori

Gli oggetti rappresentati nell’opera

Particolare del pugnale
Particolare del pugnale

L’iscrizione sul pugnale ingioiellato dell’ambasciatore rivela che aveva 29 anni, mentre l’età del vescovo è indicata sul libro su cui questi poggia il braccio (25 anni).

Particolare dell'opera
Particolare dell’opera

I due protagonisti rappresentano la vita attiva e la vita contemplativa e sono accompagnati da una serie di oggetti che ne mostrano il rango.

Ogni particolare è dipinto con l’accuratezza tipica dell’arte rinascimentale nordica ed è in grado di restituire la materia di cui sono fatti gli oggetti.

Holbein padroneggiava inoltre la tecnica della prospettiva riscoperta nell’Italia rinascimentale (di cui abbiamo parlato nell’articolo su I personaggi della Primavera di Botticelli.)

Lo vediamo nelle tarsie del pavimento e nello scorcio degli oggetti, in particolare dello strumento musicale posto sullo scaffale in basso a destra. Questo strumento accenna a un gioco di parole: liuto – Lutero, colui che iniziò la Riforma Protestante.

Liuto con la corda spezzata, particolare de Gli Ambasciatori di Holbein
Liuto con la corda spezzata, particolare de Gli Ambasciatori di Holbein

La corda spezzata del liuto simboleggia la disarmonia politica e religiosa esistente in Europa al tempo della Riforma Protestante.

Lo spartito musicale è aperto su una pagina dove si intravedono due inni scritti da Lutero.

Per terra, nascosto sotto lo scaffale, è rappresentato un altro liuto in ombra e capovolto: un ulteriore enigma.

Particolare de Gli Ambasciatori di Hans Holbein
Particolare de Gli Ambasciatori di Hans Holbein

Nella mensola superiore vediamo degli strumenti astronomici e di misurazione del tempo le cui angolature sono impostate in modo da riferirsi al Venerdì Santo del 1533, anno dell’esecuzione dell’opera.

Nell’angolo in alto a sinistra, quasi nascosto dietro le sontuose tende di broccato, scorgiamo un crocifisso d’argento a ricordo della promessa cristiana di salvezza.

Lo strano teschio tra gli Ambasciatori di Hans Holbein

Teschio distorito de Gli Ambasciatori di Hans Holbein
Teschio distorto de Gli Ambasciatori di Hans Holbein

Sul pavimento, tra i protagonisti, appare una sagoma apparentemente incomprensibile. Si tratta di un teschio distorto la cui immagine risulta chiara se, anziché osservarla frontalmente, la si guarda spostandosi sul lato destro del dipinto. Si tratta di un effetto di illusione ottica chiamato anamorfosi.

Teschio de Gli Ambasciatori di Hans Holbein
Il teschio visto dal lato destro

Il teschio, simbolo della fragilità delle cose terrene, era inoltre anche l’emblema personale dell’ambasciatore francese, infatti possiamo osservarne lo stemma a forma di teschio sul suo copricapo.

Gli enigmi degli Ambasciatori di Hans Holbein

Ci siamo divertiti a cercare di comprendere gli enigmi sottesi a questa straordinaria opera d’arte. Tuttavia, trattandosi di un’opera di destinazione privata, ciò che per noi ora costituisce un rebus, probabilmente aveva un significato chiaro per i destinatari dell’opera.

Il video sull’opera Gli Ambasciatori di Hans Holbein

Se vuoi goderti l’analisi degli Ambasciatori di Hans Holbein gustando tanti altri particolari, ti invito a vedere il video sul canale YouTube di Libriazonzo che trovi qua sotto. Nel video sarai accompagnato dalla musica di Beethoven (brani dalla Sinfonia n. 9 e dalla Sonata per pianoforte Op.27).

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